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Accenniamo infine a un’ultima risoluzione del problema, dovuta a Menecmo, che, insieme a suo fratello Dinostrato, raggiunsero nel quarto secola A.C, una posizione di preminenza nella matematica.Menecmo approfondì, durante tutta la sua vita, lo studio delle coniche, anzi era probabilmente a conoscenza di parecchie delle proprietà delle sezioni coniche, iperbole, parabola, ellisse, che oggi ci sono familiari. Egli fu anche maestro di Alessandro Magno e la leggenda gli attribuisce il celebre commento, in risposta alla richiesta del suo regale discepolo di una "scorciatoia" per la geometria: "Mio re, per viaggiare attraverso il paese vi sono strade per re e strade per cittadini comuni: ma in geometria c’è un’unica strada per tutti". Ma torniamo alla sua risoluzione del problema della duplicazione del cubo, che noi esprimeremo nei moderni termini della geometria analitica.
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