Caro Franco, ho dovuto attendere qualche giorno prima di scriverti, per vincere l’emozione profonda che mi ha suscitato la lettura del “Respiro del Male”. Solo un uomo dalla sensibilità autentica, come la tua, avrebbe potuto elaborare un racconto così. Più che un noir, sembra un’indagine psicologica negli abissi dell’abiezione umana, svolta con la delicatezza, il garbo, il frasare pacato, ma ugualmente incisivo, di un animo nobile, che osserva, esamina, ma non giudica con l’arroganza di chi crede di essere superiore a tutti. Quante persone, compresi gli pesudo-intellettuali di comune conoscenza, dovrebbero imparare dalla tua umiltà! C’è tanta speranza, nonostante tutto, nell’umanità e, secondo il mio modestissimo avviso, è il messaggio più importante, considerata la crisi di valori dei tempi che viviamo. I personaggi sono intensi, anche nella loro meschinità profonda, come Bruno, ed a spiccare sono le figure femminili. Claudia, nonostante tutto e nonostante tutti, ha una vis sia narrativa che interiore. La sua semplicità disarmante nasconde ancora una gioia di vivere e di credere nel futuro, come dimostra la nascita del bimbo. L’amicizia con Elvira, una parola che quasi non esiste più, fa riflettere sulla fugacità delle nostre relazioni quotidiane, sulla superficialità con cui spesso, presi dai nostri problemi, trascuriamo le persone con cui abbiamo condiviso la nostra infanzia, la gioventù, i momenti di crescita. Il loro ritrovarsi conforta, perché i legami sinceri non si spezzano mai, anche con il trascorrere degli anni. Un libro che è una lezione di vita, ma anche di scrittura, per chi legge con il cuore le pagine di un amico, apprezzandone la capacità di penetrare nell’intimo, cogliendone i moti ed i pensieri. Ti abbraccio con tanto affetto e con lacrime di commozione. Tua Stefania