LA CASA E I QUADRI DI PIERO DE GRUTTOLA
La recensione critica di Riccardo Sica
I particolari di alcune opere secondo Sica
Questa è la casa in campagna di Piero, ma è come se fosse casa mia. C'è un cane, che fa troppe feste, un altro che ti attende mogio e ha bisogno di carezze, un gatto fiero che ti segue e che si strofina lento e lieve. C' è Piero, soprattutto, i suoi quadri, il suo furore, la sua dolcezza, la sua timidezza, la sua capacità di ascolto. E potrei continuare, perché Piero è tutto. Nella piccola stanza, in cui lavora, tratta i colori con passione e tenerezza, trasfonde nelle tele, che si ammonticchiano dappertutto disordinate e colme di segreti, il suo sguardo puro e visionario sul mondo. Fuori ci sono i suoi alberi, la sua terra che gli rassomiglia, il tempo e le stagioni che scorrono in un altro modo. Se arriva anche Enzo, tutto è perfetto, il dolore si acquieta, la rabbia si distende. Piero un poco parla piano, un poco grida contro le ingiustizie del mondo, ma il suo sguardo è sempre sereno e si spinge ogni volta oltre le voci che si frantumano nella campagna, verso la valle lontana, fondendosi alla natura, che lo accoglie come un fratello.