" Che vi manca?", era lo slogan dell’ora. Il ministro fantasma e il
suo collega Nerio Nesi arrivavano in corteo per l’ Irpinia, con il loro
codazzo di sindaci, per celebrare la ricostruzione." A me manca il Pip!",
gridava un sindaco. " A me tre panchine e una fontana!", strillava un
altro." A me il terzo casello!", implorava un terzo." Quattro
miliardi, e metto tutto č a posto!", garantiva l’ultima. Come il gatto
degli stivali, come D’Artagnan, Maccanico ascoltava e prendeva nota. Con uno
si impegnava, con l’altro prometteva, con l’ultima assicurava. Per i critici
e gli scettici era pronta una diffida, un solenne richiamo. Dal capoluogo a
Materdomini, le trombe annunziavano lungo le strade l’arrivo dei due
moschettieri, che non facevano mancare a nessuno una carezza, un conforto, un
telegramma. Dopo anni di pacchiane processioni elettorali, finalmente si
annunciavano tempi nuovi per l’ Irpinia.