L’anno,
o il millennio, finiva con le solite ricerche. Si cercavano personalità al di
sopra delle parti-volatili- piante rampicanti -per dirigere gli enti. Si cercava
di capire quale fosse il ruolo dei partiti e perché nessuno facesse una
colletta per comprare ad Aurisicchio una giacca e una cravatta. Si cercava di
capire se cento candidati potessero entrare in cinque collegi e che si dovesse
fare del resto. Si cercava di capire per quanti millenni ancora si dovesse
parlare di De Mita e di D’Ambrosio. Soprattutto, si cercava di sapere se Ivana
avrebbe coltivato ancora la sua gentilezza, se Max si sarebbe superato in altre
prove di resistenza, se Luca avrebbe sorriso con la stessa lieve malinconia e se
tutte le mirabili persone per bene come loro, che con il loro impegno quotidiano
sostenevano il traballante edificio dell’ Irpinia, sarebbero state più
felici, nell’anno che appariva all’orizzonte, carico di dubbi, di ombre e di
speranze.