Gaetano
Amato usciva dal PPI. "Esci, tocca le femmine!" gli diceva sempre
Ciriaco, che lo vedeva con quella faccia triste. Per mesi si era trattenuto, con
la voglia di farlo ( uscire, non toccare!). Forse dipendeva anche dal fatto che
non si capiva quale fosse il nome e quale il cognome. "Gaetano si è
ribellato!", usciva scritto sui giornali, ed era un altro. " Amato fa
la battaglia politica!", affermavano le TV, ed era l’altro, molto più
importante di lui. Così il giovane era cresciuto con questa angoscia. Voleva
cambiare tutto, sconfiggere i notabili, ma non riusciva mai a far capire chi
fosse e che dicesse. Spesso si confidava con Gengaro e con Santoro, sulla
"cupola" che dominava il loro partito, ed erano lagrime amare nella
vana attesa di Castagnetti, detto anche il vuoto sotto vuoto. Così ora Amato (o
Gaetano?) andava via, a formare un’ associazione di giovani cristiani. O di
cristiani giovani? Il dubbio era atroce.