"
La situazione è sotto controllo", garantivano le autorità. Era una frase
che avrebbe dovuto rassicurare, ma non rassicurava nessuno. Tutti continuavano a
guardare la montagna e il fiume, tremando. E tremavano ancora di più, quando i
controllori aggiungevano: "La situazione è sotto controllo. Per ora".
Cosa significava, "per ora"? E tra un’ora, tra due ore, tra un
giorno? Se la montagna fosse venuta giù, se il fiume avesse rotto gli argini,
cosa avrebbero detto: " Era un’ altra ora"? Era come se un
innamorato parlasse con la propria bella, per sapere della sua verginità e
quella gli rispondesse: " Sono vergine. Per ora". E tra un attimo, e
nell’ascensore, e lungo le rampe delle scale? Tutto, alla fine, era affidato
al caso, alla volontà del cielo. Così, al posto di consumare ore ed ore in
riunioni, si sarebbe potuta organizzare una bella danza antipioggia, sovrapporre
le dita e provare, alla fine, con uno scongiuro di gruppo.