…Ma i popolari avevano un pensiero pensato? Una volta, se
dicevano "casa", si immaginava un tetto con il comignolo, una finestra
con i gerani, una porta. E i comunisti erano pronti a gridare che il tetto era
pericoloso, che i gerani erano di plastica, che la porta era stata rubata. Ma la
casa era vera, proprio vera. Ora, se dicevano "casa" non si riusciva a
mettere a fuoco nulla, neppure la chiave per la toppa. Se esclamavano
"strada", si scorgevano solo buchi e pozzanghere. Se dicevano
"noi", appariva una informe cometa che aveva perduto la coda. Lo
sventurato che capitasse a uno dei loro raduni si sentiva come un viaggiatore
nella nebbia. Ogni tanto il rumore di una testata nel muro, ogni tanto un
lamento, ogni tanto l’invocazione di un cartello stradale. Piu’ nulla. E
mentre gli ex comunisti continuavano a gridare ai tetti e ai gerani, i popolari
cercavano di ritrovare almeno l’etichetta sulla cassetta della posta.