I
Pugliese avevano corrotto Babbo Natale. Così, con la slitta e il sacco carico
di palloni, avevano portato doni a tutti i tifosi. Lo stadio, quel giorno, era
stato uno schianto. Non vi erano solo presidenti, sindaci e assessori, con le
labbra ancora sporche di sugo per la comparsata alla mensa dei poveri. Vi erano
tutti quelli che avevano dimenticato cosa ci facesse, alla periferia della
città, quello strano oggetto ellittico, con il verde al centro e le porti con
le reti ai lati. Padri, madri, nonne, soprattutto ragazzi, si erano ritrovati
nella "ola" a ballare e cantare. In tribuna stampa, tra i
commentatori, vi era stata una gara a rilasciare dichiarazioni: "L’
Avellino ha la maglia verde!", aveva detto Fiore Carullo e sulla profonda
osservazione si era aperto un dibattito appassionato tra le migliaia di addetti.
Per fortuna che era Natale e tutti erano più felici, almeno per le reti che
ancora tremavano sotto l’assedio di Mascara e compagnia.