L’aveva chiamata variante di salvaguardia. Avrebbe dovuto
chiamarla Angelo, Piccola mia, Gioia cara. Era una cosa da tenere a cuore e da
difendere, come un figlio che ti dà letizia, come un amore. L’assessore
Abate, finalmente, dimostrava di esistere. Sulla sua proposta si giocava la
possibilità vera di dare un cuore alla città, di difenderla dagli interessi
speculativi, di farla bella e vivibile. Ma già si avvertivano i primi spari,
già si scioglievano le prime mute di cani per impedire alla creatura di nascere
o per soffocarla. E gli altri, quelli che avrebbero dovuto alzare la voce, avere
uno scatto di dignità, uscire finalmente allo scoperto per difendere l’interesse
pubblico? Gli altri, il centrosinistra, o i suoi resti, dov’erano? Gli altri
giocavano con le canzoncine, curavano i commerciantini, si occupavano delle
automobiline. E preparavano buche profonde per nascondersi dai cacciatori.