La biotecnologia faceva miracoli. Si poteva prendere un
pezzetto del cervello di una gallina e innestarlo nella testa dei segretari del
Ppi e dei Ds, per migliorare il clima da pollaio del centrosinistra. Con tre
penne di colombo incastrate al posto della mano destra, si poteva insegnare ad
alcuni commentatori politici da strapazzo il senso della brevità e della
chiarezza. A destra occorrevano dosi massicce di fegato di elefante, per far
diventare digeribile la compagnia di scarpe sciolte presente sul palcoscenico.
Trecento grammi di colarda di cavallo, sistemate al posto dei muscoli della
faccia, potevano rendere credibili alcuni uomini dell’Udeur. Con gli
escrementi delle mosche, infine, si potevano fare prodigi. Trapiantati negli
occhi di qualche assessore al comune capoluogo, si poteva fare in modo che si
accorgesse, finalmente, dello stato di degrado in cui versava la città.