Gerardo
Bianco tirava la paranza. " Mio nonno era pescatore!", annunciava
fiero, mentre lanciava la canna da pesca nella vasca da bagno. De Mita l’aveva
detto: " i candidati devono essere radicati al territorio!". Per
questo a Bianco era stato assegnato il collegio di Fuorigrotta- Bagnoli. Era pur
vero che la Dc aveva già inventato la fabbrica di barche in alta montagna. D’altronde
del nonno di Gerardo, provetto uomo di mare, in alta Irpinia ancora si
raccontava. "Capitan Akab , era il suo nome!", giurava Bianco, mentre
preparava alici e frutti di mare per gli elettori del suo collegio. E, per i
più scettici, la sorpresa finale:"Mio padre ha lavorato all’Italsider!"
garantiva tra le lacrime, mentre mostrava il casco paterno ancora con i segni
della fonderia. Finalmente la vecchia disputa tra fasce costiere e zone interne
trovava pace. Un uomo, Gerardo Bianco, il re della polenta di Guardia dei
Lombardi con le cozze, aveva fatto il miracolo.