Il forzitalico Castelluccio sentiva un odore. Non poteva essere quella scorza di
finocchio o quella posa di caffè, che in parte gli era caduta sulla testa e gli
scivolava sulla faccia. " La senti anche tu?", domandava a Iannicelli,
il segretario degli azzurri, intento a farsi spazio tra una scatola di pomodori
che colava e una busta di plastica misteriosamente gocciolante. Dentro la
pattumiera, è vero, si stava stretti, ma era la puzza il problema. Ogni tanto
qualche ex democristiano arrivava e chiedeva permesso, andando a sistemarsi tra
un profilattico usato e uno strappo spiegazzato di carta igienica. "Non si
può andare avanti così!", protestava Argenziano, che già pensava di
cambiare secchio. Per fortuna Gargani aveva negato tutto e richiamato Ciriaco
per le gravi offese a Forza Italia. Eppure Castelluccio continuava a girarsi tra
buste di latte accartocciate e dentifrici strizzati, alla ricerca della puzza
perduta.