MICHELE
ACAMPORA: IL RAGAZZO DEL ROCK
Virginia
scriveva: Per la prima volta ti ho ascoltato in quello splendido, caldissimo,
sognante, dolcissimo, e insieme bestiale, fortissimo, insomma rockeggiante programma.
E Irene gli confessava: Si ama il buio quando si stanchi di vivere. Ti
giuro, Michele, non voglio arrivare a questo. Ma fino a quando potr lottare
contro la corrente che mi trascina?. Nelle indimenticabili notti a Radio
Avellino, FM 100, la prima radio privata in Irpinia, nata il 4 maggio del 1976,
Michele Acampora, nella sua trasmissione On The
Road Again, portava gli ascoltatori per le strade
del blues e del rock e leggeva le lettere scritte a mano che gli arrivavano numerose,
in una intimit collettiva che la
notte esaltava e proteggeva. Poi, nel corso dei 30 anni successivi, la
trasmissione che condusse fu sempre Camarillo Brillo, un flusso di viaggi sonori per rendere agevole e chiaro
luniverso delle sue passioni, per stimolare scoperte autonome, per far
cogliere i legami tra i suonatori di diverse generazioni. Fu cos a Radio Alfa, la sua radio
del cuore, della quale fu il direttore artistico dal 1977 al 1984 - sua la cronaca in diretta del
concerto di Lou Reed del
giugno 1980- , poi a Radio Punto Nuovo, dal 1999 al 2007, e per un breve
periodo anche in Tv. Con la
sua voce diede forma vitale alle emozioni di tanti ragazzi della citt e della
provincia, nutr la loro ansia di cambiamento. Proprio come era accaduto a lui,
da bambino, salvato dalla musica.
Era tutto
avvenuto nella casa del nonno Michele, la figura magica della sua vita:
compositore, direttore di bande, editore, maestro incomparabile di qualunque
strumento, venditore di dischi-il primo in citt- dagli anni 30 agli anni 60.
Tutto ci che con l arte dei suoni avesse a che fare, al primo piano
allangolo tra il Corso e via Mancini trovava una risposta. Fu cos anche per
il piccolo nipote, che pass ogni pomeriggio della sua infanzia in quel luogo delle
meraviglie, sotto lo sguardo premuroso del nonno, che in lui vedeva il suo
erede. Studiava pianoforte, ma
soprattutto assorbiva tutte le vibrazioni che riempivano le altre stanze. Ogni
tanto Michele, da dietro le tende, osservava con tristezza i bambini che
giocavano a pallone per la strada o si rincorrevano sudati e felici: cose a lui
mai concesse da un padre colto, ma ombroso e ansioso. Poi tornava alla gioia
consolante di quella casa. Anche la sua abitazione era piena di dischi, che
ascoltava a sera, con la madre amorevole. Era lui a sceglierli. Il piccolo non
amava le canzoni napoletane tutte cuore e ammore, ma i pezzi di jazz, di folk
americano, o i cantanti come Carosone e Fred Buscaglione: tutto ci che fosse
novit, ritmo, sogno. A 12 anni, erano i primi anni 60, cominci ad acquistare
da solo i primi 45 giri di successo, ed altra musica riemp la vita del ragazzo
timido e chiuso, che non aveva amici, ma che con le note andava in giro per
tutto il mondo. A quindici anni la figura del padre si allontan dalla sua
vita, per altre mete. E per Michele fu un tempo nuovo.
Ormai era un
liceale studioso, che dei dischi sapeva tutto, grazie a una straordinaria
rivista specialistica che continuava ad arrivare al
nonno, anche dopo che lui era morto, e che gli consentiva di essere aggiornato
su tutto e prima di tutti. Cos le novit le portava alle feste fatte in casa: anche se restava solo
nellangolo, a mettere e a togliere i dischi, a guardare gli altri che nella
semioscurit si stringevano nei balli lenti. Ma fu ancora la musica che,
finalmente, lo port in primo piano, sul palco. Si esib come tastierista,
prima in un Mak Pi del
Liceo Classico, poi con un vero complesso, e ogni timidezza svan. Intanto era
dentro al fervore politico di quegli anni, alloccupazione, nel 1969, del
Liceo. E si innamorava, ma il suo carattere introverso, quando non c era la
musica in gioco, non lo aiutava. Eppure fu dal binomio tra rock e primi amori
svaniti che nacque, in Calabria, il suo incontro casuale con un gruppo dalle
sonorit psichedeliche che sarebbe poi diventato famoso, i Pipistrelli. Quell
esperienza dur quattro anni, dal 1970 al 73 : un periodo indimenticabile, di
straordinaria libert e creativit. Nel frattempo si era iscritto a Lettere,
studiava con calma ma con profitto, nel tempo libero faceva da consulente
gratuito a Disco Club 64, un negozio allavanguardia. Poi arriv il tempo delle
radio libere. Ma lanno prima era apparsa lei, Silvia, la compagna della sua
vita, in una notte di maggio, avvolta in una tunica bianca su un balcone allultimo piano di
Palazzo Sarchiola: un incanto, un colpo al cuore per
il giovane Michele, che la vide dallangolo della Prefettura e si inchiod a
terra, con il suo fedele cane Smile che invano lo strattonava. Ad agosto erano
gi insieme, accomunati da allora dalla stessa passione per la musica e da un
desiderio di autonomia e di tenerezza che ancora oggi la miscela del loro
amore. Con lei visse pi tardi lavventura di Ananas e Bananas,
il negozio al Corso che fu per generazioni un luogo di sperimentazione e di
libert. Intanto, nel 1984, Michele entr di ruolo come professore di lettere
alle medie, e cap subito che la
relazione con gli alunni, ancor pi della musica, era la sua vera passione:
perch insegnare era cercare di dare agli altri tutto ci che aveva studiato e
conosciuto, e che dunque andava trasmesso, specie ai ragazzi con situazioni
familiari enormemente difficili, o a quelli che, guidati in modo giusto,
avrebbero potuto ottenere buoni risultati, anche partendo da condizioni di
svantaggio. E, per farlo bene e fino in fondo, Michele non si mosso mai, da
trenta anni, dalla Baronia. L ha trovato una sorta di freschezza, di genuinit
e di riconoscimento profondo del suo lavoro. E, non ultimo, il viaggio in auto
stato ed l occasione di una lunga immersione, ogni giorno, nella musica
leggera che ama e che la sera prima accuratamente ha selezionato. Negli anni 90 si mise in gioco anche in
manifestazioni pubbliche, grazie alle intuizioni dellamministrazione Di Nunno.
Accadde nel biennio di Rock al Castello o nella bella stagione di Restate
ragazzi. E non diede spazio solo a nomi famosi, ma anche a gruppi irpini, che
si misuravano, forse per la prima volta, su un palco davanti agli altri.
Sapeva, Michele, quale valore liberatorio, al di l degli esiti successivi,
potesse avere quella esperienza, perch cos era stato per il ragazzo
impacciato che si portava ancora dentro, camuffato dietro una canzone di Frank
Zappa o dei Led Zeppelin.
Oggi Michele,
al ritorno da scuola, sempre l, da Camarillo Brillo, l unico negozio
sopravvissuto in citt alla bufera che si abbattuta sul settore, ad
affiancare Silvia. E a via Mancini, a un passo, secondo gli strani percorsi
della vita, dalla casa del nonno. Non
solo un punto di vendita costantemente aggiornato, ma soprattutto uno spazio
di incontro, di ascolto collettivo, di apertura mentale a storici o moderni
orizzonti sonori. Perci Acampora non si turba pi di tanto di fronte alle
nuove frontiere della fruizione che Internet ha spalancato. Solo qualche volta
sbotta, di fronte a chi gli confessa che ha scaricato 30 giga di tutto il rock
degli anni 70, che forse mai ascolter. Come ha fatto da anni, attende paziente
il ragazzo che sicuramente arriver, curioso e preparato, ma in modo
disorganico, -vista la molteplicit degli stimoli e delle fonti-, che stimoler
con garbo ad organizzare le conoscenze,
a nutrire passioni pi grandi, e a cui confesser, a un certo punto, i
suoi dischi preferiti, rigorosamente in vinile. Alcune volte Silvia lo
rimprovera, con amorevole seriet, per tutti i no che ha detto a sistemazioni
certe, che nel corso degli anni gli erano state offerte altrove. Acampora tace
e sorride. Sa che ha avuto la fortuna, nella vita, di fare sempre quello che
gli piaceva, e questo per lui il
senso di tutto. Ma non distoglie lo
sguardo dal mondo, anzi coglie con dolore il declino della citt, avverte il
dramma dell assenza dei tanti giovani andati via. Anche per questo continua a
coltivare con Silvia , nel segno della musica, piccole minoranze intelligenti e
resistenti, che si nutrano di bellezza. Raramente, e solo ad un amico sincero,
svela, nella intimit della sua magica stanza, colma fino al soffitto di dischi
meravigliosi, i segreti profondi del suo cuore, che ancora quello
dellinquieto e timido ragazzo.