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Con l’avvento di macchine calcolatrici sempre più sofisticate, il calcolo delle sue cifre esatte venne spinto vertiginosamente avanti. Poi, con i calcolatori elettronici e i supercalcolatori, si fecero prodigiosi e rapidissimi passi. 

Nel settembre del 1949 una dei primi calcolatori elettronici, la ENIAC, calcolò П con 2036 cifre esatte in 20 ore di lavoro

Un IBM 704, nel 1959 a Parigi, fornì 10.000 decimali esatti in 1 ora e 40 minuti. 

Oggi Derive 5 fa la stessa cosa in pochi secondi.

Oggi esistono tanti supercomputer che è difficile essere al corrente di tutta l’attività in questo ramo. Tutti possono, con il computer sulla propria scrivania, calcolare П con 100000 o 1.000.000 di cifre

Naturalmente questi calcoli sono un ottimo test anche per verificare la tenuta di un processore. Errori come quello trovato nei mesi scorsi nel Pentium 4 sono letali per chi lavora in questo campo. Un piccolo errore di logica o di progettazione può costare mesi di lavoro.

Oggi è in atto una gara incredibile, tra due fratelli, David e Gregory Chudnovsky, naturalizzati americani, e due giapponesi, Yoshiaki Tamura e Yasumasa Kanada.

Entrambi introdussero pochi anni fa una straordinaria novità, rinnovando i metodi sino ad allora usati. Usando un nuovo metodo, fondato sull’algoritmo detto di Salamin, che consente che il numero delle cifre significative si raddoppi dopo ogni passo di calcolo, ottennero prima 223, cioè più di 8 milioni di cifre esatte, poi 525 milioni, poi un miliardo, strappandosi continuamente il primato.

Le nostre attuali informazioni ci dicono che Kanada calcolò, nel 1995, 1 miliardo di cifre, i fratelli Chudnovsky nel 1996 otto milioni di cifre, e, con un balzo, Kanada 51,5 miliardi di cifre ( 3*234) su un computer Hitachi in poco più di 29 ore. 

Nulla vieta che in questi giorni questo record sia già stato superato.

Ecco la relazione utilizzata dai Chudnovsky: