Infinitesimi e infiniti
Si dice che la funzione è un infinitesimo in quando risulta:
Si dice invece che f è un infinito in quando risulta:
In particolare:
f infinito positivo in
f infinito negativo in
Confronto tra infinitesimi e infiniti.
Ordine di un infinito e di un infinitesimo
Siano assegnate due funzioni f(x) e g(x), infinitesime in . Confrontare i loro infinitesimi significa studiare il limite indel loro rapporto, ovvero il:
I casi possibili sono i seguenti:
1) il limite è uguale a 0. Si dice allora che f è un infinitesimo di ordine superiore rispetto a g
2) il limite è uguale a.Si dice allora che f è un infinitesimo di ordine inferiore rispetto a g
3) il limite è finito e diverso da 0. Si dice allora che f e g sono infinitesimi dello stesso ordine. In particolare, se l=1 i due infinitesimi si dicono equivalenti
4) il limite non esiste. In tal caso diremo che i due infinitesimi non sono confrontabili.
In modo analogo ragioneremo se le due funzioni sono entrambe infinite in
In tal caso:
1) il limite è uguale a . Si dice allora che f è un infinito di ordine superiore rispetto a g
2) il limite è uguale a 0.Si dice allora che f è un infinito di ordine inferiore rispetto a g
3) il limite è finito e diverso da 0. Si dice allora che f e g sono infiniti dello stesso ordine.
4) il limite non esiste. In tal caso diremo che i due infinitesimi non sono confrontabili.
NOTAZIONE DI LANDAU
Se f e g sono infinitesime in e se risulta:=0 , per esprimere che f è infinitesimo di ordine superiore rispetto a g si può scrivere:
(si legge: f o piccolo g)
La stessa scrittura, riferita a due infiniti, significa che f è infinito di ordine inferiore rispetto a g.
Definiamo ora cosa si intende per ordine di infinitesimo ( di infinito) di una funzione. Per determinarlo occorrerà confrontare la nostra funzione con un’altra, indichiamola con u(x),scelta come infinitesimo ( infinito) campione.
Se risulta: con>0
diremo che f(x) è un infinitesimo ( infinito)di ordine .
Può naturalmente accadere che non esista alcun numero reale tale che f sia infinitesimo in
di ordine . In particolare diremo che f(x) è un infinitesimo di ordine infinitamente grande quando, qualunque sia , f è di ordine maggiore di . Diremo invece che è un infinitesimo di ordine infinitamente piccolo quando, qualunque sia , f è di ordine minore di .
Si verifica facilmente che:
Se f è un infinitesimo in , è un infinito in , e viceversa.
Se f è di ordine maggiore, uguale o minore di , anche è dello stesso ordine.
Nella scelta degli infinitesimi campione, u(x), ci orienteremo così:
Invece, per gli infiniti campione:
Infinitesimi equivalenti
Abbiamo detto che due infinitesimi sono equivalenti se risulta:
In tal caso scriveremo: f equiv g, ovvero:
Nel caso in cui risulti:
chiameremo parte principale di f rispetto a g il prodotto:
Evidentemente allora:
Ad esempio, poiché:
Sono utili allo scopo del calcolo dei limiti le proposizioni seguenti:
1)
2)
3)
4) Aggiungendo o sottraendo ad un infinitesimo f un infinitesimo di ordine superiore, si ottiene un infinitesimo equivalente ad f.
Aggiungendo o sottraendo ad un infinito f un infinito di ordine inferiore, oppure una funzione limitata, si ottiene un infinito equivalente ad f.
5)
INFINITESIMI ED INFINITI NOTEVOLI
Al tendere di x verso 0() , l’infinitesimo ( l’infinito)
Al tendere di x verso 0, gli infinitesimi
, tg x, arcsen x, arctg x, log(x+1), ,
sono tutti equivalenti all’infinitesimo x e quindi sono tutti di ordine 1
Per e quindi 1- cos x è un infinitesimo di ordine 2; ed è un infinitesimo del primo ordine; , infinitesimo di ordine 1; , infinitesimo di ordine 1;
Al tendere di x verso l’infinitesimo o infinito è di ordine infinitamente grande ( e quindi non è dotato di ordine)
Al tendere di x verso 0 ( o verso ) l’infinito è di ordine infinitamente piccolo
( quindi non è dotato di ordine)
E’ facile inoltre verificare che:
Siano a e b due numeri reali > 1 e si abbia. a>b. Allora al tendere di x verso ( ovvero verso -) il primo dei due infiniti è di ordine superiore rispetto al secondo;
Qualunque sia , per x che tende a 0 l’infinitesimo è di ordine minore di r , ma maggiore di , , sicché tale infinitesimo non è dotato di ordine
, l’infinitesimo è di ordine minore di r , ma maggiore di , , sicché tale infinitesimo non è dotato di ordine;
l’infinito è di ordine maggiore di r, nonché di ordine minore di , sicché tale infinito non è dotato di ordine;
Siano f e g due infinitesimi in , oppure infiniti. Se f e g sono dello stesso ordine, allora
sono equivalenti;
Sia f un infinito positivo in . Se f è dotato di ordine, allora l’infinito è di ordine infinitamente grande.
ESEMPI ED APPLICAZIONI
Al tendere di x verso 0 si ha che:
E, in modo analogo:
Sono inoltre valide le seguenti uguaglianze:
Per le proprietà delle funzioni composte:
Al tendere di x verso ∞ si ha che:
TEOREMI SUI LIMITI CHE SI PRESENTANO
IN FORMA INDETERMINATA
Forme indeterminate
Siano:
Poiché il numeratore è equivalente a
Il limite proposto è uguale al seguente:
E, analogamente:
FORMA INDETERMINATA 0*∞
Sussistono le proposizioni seguenti:
1)Siano
Se esiste uno dei limiti:
allora esiste anche l’altro e i due limiti sono uguali.
2) Sia f un infinitesimo in e g un infinito in .
Se f è di ordine r e g di ordine minore di r,allora risulta:
relazione che sussiste anche se g è di ordine r e f di ordine maggiore di r.
3) Siano f un infinitesimo in e un infinitesimo o un infinito in . Se f e sono dotati di ordine , risulta:
Si voglia ad esempio calcolare il limite:
Per la proposizione 3):
i due infinitesimi a primo membro sono dotati di ordine, sicché il limite proposto è uguale a 0.
FORMA INDETERMINATA +∞-∞
Sussiste la proposizione:
Siano f e g infiniti positivi in , sicché il limite
(*)
si presenta nella forma indeterminata +∞ -∞
Se in f è di ordine superiore rispetto a g, allora il limite esiste ed è +∞.
Se, detto un infinito positivo in risulta:
con, allora il limite (*) è uguale a
Negli altri casi occorrerà procedere con opportuni artifizi.
Esempio:
Osserviamo infine il seguente limite, al quale non sono applicabili le precedenti proposizioni:
Si può procedere razionalizzando. Ma vi è anche un altro elegante procedimento: