Scriveva Alessandra, sul giornalino scolastico: "Ci hanno detti apatici, incapaci di sano e puro divertimento, condannati all’ ecstasy. Ma chi lo dice? Chi ha smesso, ormai da tempo, di farsi scoppiare il cuore in petto per la gioia, per il dolore? Siamo deboli, e’ vero, siamo fragili; il mondo sembra crollarci addosso di continuo. Ma non siamo superficiali, non siamo l’ immagine sbiadita del ’68 dei nostri genitori. Noi pensiamo, soffriamo e ridiamo proprio come loro. Abbiamo altri obbiettivi e altri sogni, ma li abbiamo. E sono proprio quei valori che si dice abbiamo perso. Noi ci crediamo ancora. Noi ci siamo, persi nei pantaloni XXL, bucati da decine di orecchini, nascosti da occhialoni da sole, ci siamo. Colonizzeremo Marte, scopriremo il vaccino per l’ AIDS, ma per ora siamo solo i custodi di sentimenti profondi e intensi, a volte piu’ grandi di noi, di emozioni tanto forti da farci mancare il fiato e le lacrime. Siamo solo scrigni di sogni e pensieri, ma nei nostri occhi e’ scritta la storia del nuovo millennio". Auguri a lei, e a tutti noi.
31 dicembre 1999