Serviva urgentemente un meccanico. I diessini erano ridotti a pezzi, come un’auto allo scasso. Bellizzi, il capogruppo cittadino, rassomigliava a una marmitta sfondata. Gią aveva comprato, su suggerimento di Di Nunno, dieci abiti da vicesindaco, seri, attillati, trasparenti, a seconda delle occasioni. Poi aveva aperto la Tv e alla vista di Mariella Barra era svenuto. Adiglietti, il segretario, era sgonfio come una gomma di scorta. Si era gią recato nella sala del Consiglio, a mettere un cuscino sul suo futuro posto e a controllare il microfono. Poi aveva saputo che sarebbe stato per un’altra volta, pił in lą, molto pił in lą. Giordano, il consigliere "ciovane" riecheggiava le spazzole per i vetri. Aveva addirittura sognato di diventare assessore alla cultura, per lo sbigottimento dei suoi professori di liceo. Ora tornava a sbattere di qua e di lą tra i banchi. Di Nunno, con la scopa, raccattava i pezzi sparsi e recuperava le targhe.