"Dammela, dammela!", gridavano i partiti di centrosinistra. Sulla presidenza dell’Alto Calore si era aperta di nuovo la guerra. "E’ mia, e me la gestisco io!", diceva Enzo De Luca, tenendola stretta e preziosa. Tutt’intorno i sindaci dell’ Assemblea consortile la difendevano a spada tratta e impedivano a chiunque perfino di annusarla. "Faccela vedere, faccela toccare!", cantavano gli altri partiti, girando intorno. "Se continuate, lo dico a papà!", si lamentava il consigliere regionale, messo alle corde. " Guardare, e non toccare!", ribadiva Ciriaco, uomo di sani principi. " E che sarà mai..", faceva eco l’Udeur, che una ne prendeva e una ne lasciava. I diessini irpini, che ne avevano viste poche, non vedevano l’ora di averne una, per poter raccontare ai loro iscritti: "anch’ io so com’è fatta!". Così la giostra di partiti intorno alle presidenze continuava, tra i guaiti di solidarietà dei cani e dei gatti in calore.