Il bagno, lo usavano in comune. Per il resto, erano separati in casa. Ormai D’Ambrosio e la De Simone , i due diessini, non si amavano piu’. Se n’ erano accorti da quando Alberta aveva cominciato a lasciare tutto in disordine sulle scrivanie:"Creativita’, ci vuole, creativita’" e D’ Ambrosio si era incaponito a rimettere tutto a posto:"Ordine,occorre,ordine granitico!". Addirittura la De Simone aveva sostituito il manifesto di Lenin con il calendario della Ferilli. Michele, per vendetta, le aveva fatto trovare scritto, su tutti gli specchi:" Marx non e’ morto!". E di ripicche in ripicche, tra i due si era creato il gelo. Alla fine, ognuno aveva sciolto i suoi soldatini diessini, che amavano che qualcuno ragionasse con la loro testa, per occupare gli spazi dell’ altro. Ora li divideva un alto muro, nel corridoio di via Del Balzo. E passavano il giorno a salire sulle sedie e a lanciarsi coppetti. Per fortuna c’era Aurisicchio, il segretario, che teneva pulito il bagno ogni giorno, con l’aiuto alla ramazza di Lucio Fierro, il neutrale.