L’ esame era difficile. Era per la patente di difensore delle zone interne. Angelo Giusto, il diessino, tremava come una foglia. La commissione che doveva esaminarlo era costituita tutta da grandi luminari, da cavalieri della tavola rotonda dell’Irpinia contro il nemico napoletano: i sempiterni De Mita, Mastella, Gargani, Zecchino. Fu Ciriaco che mitragliò la prima domanda:"Chi è il peggiore nostro comune rivale?" . "Bassolino!", esclamò Giusto, che si era preparato privatamente da Sena e da De Luca. " E chi è che ci mantiene alla corda, senza potere?" intervenne Mastella. "Bassolino!", ribadì l’ex assessore, che ancora si sognava la notte la carica perduta. E chi vorrebbe impedirci altri cent’anni di questa vita?"." Bassolino!", gridò convinto Giusto. E finalmente il diessino fu dichiarato promosso e ammesso al club dei protettori: "Tutti insieme contro Napoli" che da trent’anni accudiva l’Irpinia .