Ritornava Pennetta. Era travestito da imbianchino, per ridare una passata di Ducotone alla casa Popolare. Per l’occasione, si era fatto un copricapo con un foglio di giornale, sul quale si leggeva confusamente, tra "W De Mita" e "Saldi!": "segretario per forza". Dopo una settimana di passione, era riapparso con lo spazzolone e la scala, per coprire le tracce di umido che si diffondevano dappertutto. La prima volta, appena salito sui gradini, con il giovane De Mita che gli reggeva il pennello, De Luca gli aveva fatto franare il terreno ed era finito dritto dentro il secchio. Ora dichiarava che avrebbe messo il parato, per risolvere il problema. Così girava per il partito con il suo campionario di rotoli: a fiori, geometrico, rococò."Questo no!", diceva De Luca. "Questo non mi piace!", sbottava Zecchino. "Questo usalo a casa tua!", tuonava Santoro. E Pennetta, impastando lo stucco, si sentiva simile ad esso, adatto solo per riempire i buchi.