Maselli masellava. Il presidente della Provincia, all’ improvviso, aveva riacquistato la parola. Doveva essere un miracolo di primavera, o qualche pozione di Cicchetti, il suo oscuro vice. Ora esprimeva considerazioni paragnostiche e pensieri alti su tutto: così alte che il Coreco gli aveva rinviato il bilancio per il piacere di risentirlo. Aveva inventato un centrosinistra nuovo, senza i diessini, e chiedeva il brevetto. Era in fila tra l’inventore della gallina a un piede e il creatore della giraffa senza il collo. Che i diessini non ci fossero, d’ altronde, nessuno ci aveva fatto caso, perchè solo a pochi intimi era noto cosa facesse da consigliere Aurisicchio, il segretario diessino. Intanto Maselli protestava perchè Bassolino non si era neppure accorto che esistesse. "Di Nunno sì, e io no?", si lamentava. E, nell’ attesa di essere chiamato, continuava a elaborare pensieri profondi su scimmie marine e cavalli a due zampe.