Si sentivano spari dappertutto. Alle finestre dell’ Alto Calore, dietro sacchi di sabbia, sindaci scelti sorvegliavano la strada, per spiare l’arrivo del nemico. De Luca, il capo del fortino, in grande uniforme da cow boy, controllava personalmente le armi e ogni tanto sparava un colpo, per verificarne l’efficienza. Era allora che si sentivano grida strozzate dei fedelissimi intorno a lui, colpiti a un piede o alle natiche, ma disposti a tutto per difendere il loro capo. " Io non mi lascio sopprimere, sopprimo tutti!", era il nuovo slogan. La frase era scolpita sui muri di ogni stanza, sui tubi delle condutture e sulle bollette degli utenti. Alla Befana prossima ventura, al Presidente "sceriffo", non sarebbero arrivate cenere e carboni, ma pistole e mitragliette. I consiglieri dell’ente, intanto, già sognavano di brindare nei bicchieri con il sangue di Aurisicchio e di Pennetta, sgorgante a fiotti dai rubinetti.