"E voilà, Aurisicchio non c’è più!"."E voilà, dov’e’ Aurisicchio?"." E voilà, è tornato Aurisicchio! Puntate, prego!". I diessini facevano il gioco delle tre carte. Intorno al "bancariello" del partito si affollavano curiosi e compari. D’Ambrosio reggeva i dadi, accettava le puntate e distribuiva penne per petizioni. Il segretario, nato per durare a termine, veniva prorogato a gran richiesta da fans e da tifosi che, intorno al tavolino, preparavano striscioni e raccoglievano firme. Nei vari angoli della piazza avvenivano accoltellamenti e trappole, bricconi venivano esaltati come eroi, portaborse e maneggioni occupavano le migliori panchine all’ombra. Ma D’Ambrosio non vedeva, non sapeva, non sentiva. Al centro del gioco, come un provetto biscazziere, l’ ex onorevole riceveva le scommesse e agitava i dadi. " E voilà, rien ne va plus ! Per Aurisicchio, chi firma di più ?".